GIORNATA DELLA LEGALITA’

Grottammare (Ascoli Piceno), 21 marzo 2017 –  Grande partecipazione per la «Giornata della Memoria e dell’Impegno» promossa da Libera in ricordo delle vittime di mafie.
Teatro della manifestazione nelle Marche è stata Grottammare che ha accolto più di duemila persone provenienti da tutta la regione. Un corteo composto dai familiari di vittime di mafia, dalle autorità, dalle associazioni del territorio e da moltissime scuole ha colorato le vie della città e si è concluso a Piazza Kursaal, dove si è svolta la lettura dei nomi delle vittime.

La manifestazione è stata aperta dal sindaco di Grottammare, Enrico Piergallini. A seguire il presidente dell’Anci Marche, Maurizio Mangialardi, che ha incentrato il suo intervento sull’importanza che le pubbliche amministrazioni rivestono non solo nella corretta gestione della cosa pubblica, ma anche nella promozione e nell’attuazione di iniziative e progetti volti a fare della legalità e della corresponsabilità valori fondanti il nostro stare insieme. Infine, prima della lettura dei nomi, è intervenuta Gabriella Carfora, familiare di Attilio Romanò, un giovane ragazzo ucciso da cinque colpi di pistola a Napoli, per mano della criminalità organizzata, perché scambiato per un’altra persona.A seguire sono stati letti i nomi di oltre 900 vittime di mafia, alla presenza di esponenti di tutte le associazioni del territorio, dai comandati di diverse forze armate e dalle autorità, tra cui la Prefetto di Ascoli Piceno, Rita Stentella. Durante la lettura dei nomi è stata svelata l’opera che l’artista ascolano Andrea Tarli ha donato al Coordinamento di Libera Ascoli Piceno, raffigurante tre scimmie che «vedono», «sentono» e «parlano» a voler ribaltare il ben conosciuto detto. La dottoressa Paola Senesi, referente regionale di Libera Marche, ha concluso la manifestazione con un suo intervento, incentrato sull’importanza del protagonismo attivo al fine di «far vivere insieme la Costituzione, perché la nostra convivenza sia incentrata sulla solidarietà, sulla responsabilità e sull’accoglienza reciproca».
Non è mancata una riflessione sul tema del terremoto e sulle problematiche che la ricostruzione porterà, concludendo che è fondamentale «l’attenzione massima di noi cittadini, delle organizzazioni e delle Istituzioni sugli interessi di cricche ed organizzazioni criminali che proveranno e stanno tentando di penetrare nella nostra Regione».
Per noi ragazzi della secondaria di primo grado di Appignano del Tronto è stata un’occasione per riflettere e soprattutto per ricordare chi è morto  ingiustamente a causa della violenza delle organizzazioni criminali. Speriamo solo che la morte di queste vittime possa un giorno non essere vana.

                                        La classe II della Secondaria di primo grado di Appignano del T.

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