I RAGAZZI DEL MURETTO… DIECI ANNI DOPO

Appignano del Tronto

11 – 04 – 2017

Cari Angeli,
sono un’ undicenne che frequenta la prima media.
Purtroppo su di voi non ne so molto ma sono sicura che eravate ragazzi d’oro intenzionati a realizzare i vostri sogni nel cassetto.
È  assurdo come un semplice giorno primaverile possa trasformarsi in una vera e propria tragedia a causa dell’imprudenza e dell’irresponsabilità di un uomo ubriaco alla guida di un veicolo.
Voi che non siete riusciti a realizzare i vostri sogni, voi che avete lasciato un vuoto incolmabile nel cuore del nostro piccolo paese, voi sarete ricordati per sempre da noi altre generazioni come
I RAGAZZI DEL MURETTO.
Sapete cari Alex, Danilo, Eleonora e Davide ogni mattina prima di varcare la soglia del cancello scolastico guardo quel monumento e penso a voi come dei veri e propri angeli custodi che ci proteggono da lassù.                

Affettuosi saluti, C. R.

LETTERA AI GENITORI DEI RAGAZZI DEL MURETTO

Cari genitori di Alex, Eleonora, Davide e Danilo,
 non ci sono mai abbastanza parole per descrivere un dolore così immenso come la perdita di un figlio e soprattutto in quel modo brutale.
Io all’epoca avevo solo due anni e purtroppo non ho conosciuto quei fantastici ragazzi, ma con il tempo ho imparato a conoscerli tramite il ricordo delle persone che gli erano state vicino.
Quella maledetta sera mi è stata raccontata dai miei genitori e soprattutto da mio padre intervenuto per primo sul luogo dell’incidente prestando i primi soccorsi ai ragazzi travolti da un furgone guidato da un uomo ubriaco.

Sono certa che il ricordo non svanirà mai, perché anche se loro fisicamente non sono presenti rimarranno per sempre nei nostri cuoricini.
Spero con tutto il cuore che i vostri amati figli ci proteggeranno in qualsiasi momento. Con affetto,

                                                                                            G.

Cari Danilo, Eleonora, Alex e Davide,

sono passati 10 anni da quando la tragedia della vostra morte si è abbattuta sul nostro paese.
Noi non riusciamo a ricordare quel giorno perché eravamo molto piccoli, avevamo circa quattro anni. Ma con il passare del tempo, crescendo, abbiamo sentito e compreso tutto il dolore, la rabbia e l’angoscia per il terribile incidente che vi ha portato via, un evento causato da una persona folle e irresponsabile che guidava un furgone in stato di ebbrezza.
A volte abbiamo paura che ciò possa accadere ancora, pensiamo che la morte possa essere come il vento, cha arriva all’improvviso; altre volte ci chiediamo se esista davvero il fato, se certi fatti accadano perché devono accadere o se è solo il caso a scatenarli.
Voi eravate come delle piccole rose che dovevano ancora sbocciare; quello che è successo è ingiusto e noi vogliamo che tutta la società, chi produce e vende alcool, le forze dell’ordine, la Giustizia, le famiglie, la scuola e ogni singolo individuo con i suoi comportamenti, si impegnino affinché una simile tragedia non accada più.  
La vostra storia ci ricorda quanto sia preziosa la vita e quanto sia importante rispettarla e proteggerla.

Noi ragazze e ragazzi della terza media di Appignano ci stringiamo intorno alle vostre famiglie e a tutti coloro che vi conoscevano, vi amavano e vi amano ancora.  Sappiamo che ora lassù state bene, lì nessuno potrà più farvi del male, ci guardate e ci siete accanto, per aiutarci e proteggerci.

Vi portiamo nelle nostre menti e nei nostri cuori, per sempre con noi.  

 

Scuola Secondaria di primo grado – Appignano del Tronto

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