La classe 5^A della Scuola Primaria di Offida alla manifestazione “ANPI PER LE SCUOLE- 3 ottobre 1943: dalla memoria storica il presupposto della democrazia”

In occasione del 76mo anniversario della strage nazi-fascista a Colle San Marco, si è svolta la celebrazione dei fatti della Resistenza   dapprima presso il cippo e al Monumento ai Caduti e poi  all’interno del Sacrario per onorare la memoria di quanti  “Sono morti per la libertà di tutti “ come riporta la scritta a fianco della croce e la dedica posta sulla base dell’obelisco:” Medaglia d’oro al valore militare per la resistenza 9 settembre 1943 -20 giugno1944. Duecento settantotto caduti in combattimento o fucilati diedero il segno di quanto valore ed eroismo sappiano esprimere genti tradizionalmente pacifiche quali quelle ascolane per amore della liberta’ e della giustizia a difesa della patria contro la prepotenza e l’oppressione. Oltre alle autorità civili e militari erano presenti  gli studenti di diverse scuole: della classe 5^A della scuola primaria di Offida, dell’I.C. Falcone e Borsellino, degli istituti secondari di primo grado “D’Azeglio” e “Luciani”, del Liceo Scientifico “Orsini” e del Liceo Artistico “Licini” di Ascoli Piceno, che hanno riportato testimonianze e riflessioni su un periodo così significativo della nostra storia. Gli alunni della classe 5^A del nostro Istituto hanno introdotto il loro intervento intonando la canzone “Viva la libertà” di Jovanotti, a cui sono seguite le riflessioni scaturite dal percorso svolto in classe. “Siamo qui oggi, in questo luogo della memoria, insieme ad altri studenti più grandi di noi, perché pensiamo che  sia importante fin da piccoli comprendere il valore della memoria storica, conoscere i fatti del passato non solo per ricordare le tragedie del secolo scorso, ma anche per imparare che da queste tragedie  si può costruire un futuro migliore, basato sui valori della pace, della libertà, della solidarietà e sulla valorizzazione della diversità degli esseri umani, valori da preservare e da trasmettere , oggi più che mai, nella società in cui viviamo, dove le culture dei vari popoli si intrecciano continuamente, a partire dalla scuola e via via nei vari contesti” hanno commentato gli studenti, citando poi i luoghi della memoria presenti nel loro paese, il Monumento ai Caduti in piazza della Libertà, il cippo che ricorda il sacrificio dei fratelli Gabrielli in contrada Lava e il “Giardino dei Giusti”; inserito dall’associazione Gariwo di Milano nella rete nazionale e internazionale dei Giardini dei Giusti è stato inaugurato nel giugno del 2015, per onorare le  famiglie offidane Talamonti Adelino e Talamonti Camillo, insignite di medaglia e di un certificato d’onore dall’Istituto per la memoria della Shoah di Gerusalemme e le famiglie Piersimoni Antonio e Ciabattoni, tutte  onorate con medaglia e attestazione da parte dell’Amministrazione Comunale di Offida “Per l’altruismo e la generosità mostrati, nell’aver salvato vite umane e per essersi opposti con responsabilità individuale ai crimini contro l’umanità”. In questo luogo dove un’edicola e un ulivo piantato ci ricordano i Giusti del passato, in occasione della giornata dei Giusti, istituita nel 2012 dal Parlamento Europeo , su proposta dell’associazione Gariwo di Milano e nel 2017 come solennità civile anche dal Parlamento Italiano , ogni anno onoriamo anche i Giusti di oggi, riportando le nostre riflessioni scaturite all’interno delle classi e del Consiglio Comunale dei Ragazzi, perché, citando un grande difensore dei diritti civili, Martin Luther King, abbiamo imparato a volare nell’aria come uccelli, a nuotare nei mari come pesci, ma non abbiamo ancora imparato a camminare sulla terra come fratello e sorella. Conoscere la storia di donne e uomini che si sono battuti e si battono in difesa della dignità, anche a rischio della propria vita ci aiuta a capire che ogni persona nel suo piccolo può fare la differenza e interrompere la catena del male di cui è testimone; ogni azione fatta per il bene dell’altro è sì una piccola goccia, come diceva Madre Teresa, ma l’oceano non è che insieme di tante piccole gocce, ci insegna a far fronte in maniera positiva alle difficoltà, a essere individui resilienti, cioè forti e capaci di quel senso di responsabilità che ci fa essere persone e cittadini . E ritrovandoci tutti insieme, associazioni, comuni, scuola, perché si sa l’unione fa la forza, possiamo diventare “ I guardiani dell’umanità”.